La misurazione delle performance mediante KPI.
Benedetto Ballarini
EQUITY PARTNER
Data Analitycs
In 50 parole
Oggi il controllo aziendale da parte dei manager preposti, passa sempre più per la valutazione di poche ma rilevanti metriche aziendali. Il concetto di Key Performace Indicator (kpi) mira proprio a costruire un dashboard di indicatori, che racchiuda e sintetizzi la performance aziendale, declinata in termini quantitativi, qualitativi, per aree aziendali e per asse temporale.
Perché interessa l’imprenditore SMART
Noi di Imprenditore SMART abbiamo l’obiettivo di divulgare la nostra cultura, il nostro modo di pensare, il nostro approccio al business e all’analisi di quest’ultimo. Il tutto finalizzato a far tesoro del know how di cui l’azienda dispone, massimizzando il valore delle informazioni. Ove queste non sia sufficienti aiutiamo l’imprenditore a comprendere quale strada sia la migliore, da percorrere insieme.
Se ritieni di avere troppe informazioni che non sintetizzino il vero andamento della tua azienda e se il tempo necessario a metabolizzare e comprendere tutte queste informazioni sia eccessivo, se pensi che sia necessario dare poche ma precisi obiettivi ai responsabili della tua azienda, sappi che ci sono alternative valide e praticabili. Tieni presente che in aziende con condizioni analoghe, abbiamo realizzato soluzioni diverse a misura per ogni diversa situazione. Passando da soluzioni custom e veloci, passando per strumenti economici come quelli a produttività individuale a progetti strutturati e più complessi.
Il ruolo della misurazione di performance nella governance aziendale.
I sistemi di misurazione delle performance rivestono oggi un ruolo cruciale nel processo di governance aziendale. Volendo dare una definizione univoca, questi sistemi sono un complesso di processi, tecniche e strumenti volti a rilevare i risultati conseguiti, supportare i processi decisionali, siano essi operativi ma anche e soprattutto strategici, indirizzare i comportamenti sia individuali che di team verso gli obiettivi desiderati e prefissati a monte ed innescare, ove ve ne sia il bisogno, quelle azioni correttive di miglioramento.
Un reporting basato su KPI si può definire un reporting evoluto a confronto con quello tradizionale, basato solo su grandezze economico-finanziarie. Infatti, oggetto delle misurazioni, possono essere grandezze quantitative, che hanno un impatto sulla redditività d’impresa, ma che non hanno ancora avuto manifestazioni contabili. L’obiettivo di fondo in questo caso è quello di anticipare gli eventi futuri, grazie a indicatori detti precoci. Altre misurazioni possono considerare grandezze qualitative, che rappresentano sempre variabili critiche di successo come la qualità, la soddisfazione della clientela ecc. Il controllo anticipato di questi parametri può avere positive ripercussioni sulla gestione, in quanto rende possibile attività correttive prima che si ottengano i risultati economici finali.
L’approccio che va perseguito è quello di individuare, progettare e condividere con i vari responsabili, pochi ma efficaci indicatori per ogni area aziendale. Così si otterrà un quadro organico e completo che sintetizzi l’andamento aziendale.
Inoltre dovrà essere possibile una costante verifica dell’andamento dell’indicatore da parte dei vari responsabili in maniera autonoma ed immediata. Questo permetterà loro di auto-correggersi, al fine di allinearsi agli obiettivi prefissati.
La progettazione passa attraverso la definizione degli obiettivi, l’individuazione delle variabili chiave e degli indicatori di controllo. L’attività più importate sarà proprio la progettazione di tali KPI, infatti tali sistemi dovranno essere definiti in maniera coerente con la strategia aziendale, non dovranno orientarsi solo verso l’interno dell’azienda ma spaziare anche sul mercato esterno, non dovranno guardare solo il passato ma i dati previsionali futuri, non dovranno avere solo una dimensione economico-finanziaria ma per una valutazione globale non si potrà prescindere da valutazioni in termini qualitative ed immateriali.
Tali strumenti assumeranno un ruolo concreto nella gestione della governance aziendale, solo se avranno uno stretto legame con la strategia, sapranno monitorare gli orientamenti di lungo periodo e soprattutto se sapranno monitorare i fattori critici di successo.
Dal lato della fruizione di tali informazioni, il valore aggiunto di tale strumento risiede nel fatto che grazie a pochi numeri, ad una capacità di raggruppamento delle informazioni ed una grafica curata, si possono esporre in maniera semplice realtà invece complesse e che sia possibile leggere e comprendere le informazioni a colpo d’occhio, grazie anche all’enfatizzazione grafica dei valori negativi.
Il dashboard o quadro di controllo che conterrà tali indicatori dovrà essere aggiornato costantemente e si dovrà evitare l’eccesso di informazioni. Oggi il management si trova a dover gestire innumerevoli variabili, ma il fattore scarso è proprio il tempo. E’ per questo che il concetto sottostante gli indicatori è proprio quello di sintetizzare il maggior numero di informazioni utili alla gestione, ottimizzando quindi il tempo per l’elaborazione delle informazioni e il processo decisionale.
Infine va ricordato che molto spesso, questo sistema di indicatori può essere abbinato ad un sistema incentivante, che punti proprio a premiare il raggiungimento o il superamento degli obiettivi prefissati.