Finanza e Digitale. Come Il FinTech può finanziare la crescita della tua impresa.
Stefano Antonelli
Partner Network Advisory
In 50 parole
Secondo un recente studio della ConfCommercio, in Italia solo l’11% delle PMI sotto i 9 addetti riesce ad ottenere un finanziamento. Grazie alla digital transformation si stanno proponendo nel mercato molti nuovi player che possono rivoluzionare il modo in cui l’impresa si approccia al mercato finanziario. Vediamo come.
Perché interessa l’imprenditore SMART
Le piccole e medie imprese sono il motore dell’economia sia italiana che mondiale, ma troppo spesso non riescono ad attirare i capitali necessari a sostenersi. La contrazione dei finanziamenti bancari avvenuta negli scorsi anni è stata una grande limitazione alla competitività, soprattutto per questo tipo di imprese e quindi avere un’opportunità alternativa per reperire risorse può essere fondamentale.
Il FinTech offre un’ampia varietà di servizi che possono aiutare le imprese sia ad allargare il ventaglio di possibilità per la ricerca di finanziamenti, sia per trovare un partner che la aiuti a crescere ed innovare e può essere l’arma giusta in mano agli imprenditori per arrivare ad investitori, istituzionali o meno, che altrimenti non sarebbero stati raggiunti.
Per avere un dato: in Inghilterra, nel 2015, più di 20.000 PMI hanno utilizzato soluzioni di finanza alternativa, per un valore pari al 12% dei finanziamenti complessivi.
Inoltre, il FinTech aiuta sotto il punto di vista di un altro fattore determinante all’interno di un’impresa, cioè la velocità: avere a disposizione un finanziamento o lo smobilizzo di un credito commerciale o un qualunque altro servizio senza muoversi dal proprio ufficio ed in tempi molto rapidi (parliamo di pochi giorni) è sicuramente un grande vantaggio.
Che cos’è il FinTech?
Il settore finanziario sta affrontando un cambiamento epocale. Le motivazioni sono diverse, ma sicuramente una delle più forti riguarda la digital transformation e di conseguenza il rapporto tra gli istituti di credito, le imprese ed i consumatori sta seguendo il modello dell’“Industria 4.0”.
FinTech è un termine che unisce finanza e tecnologia e comprende una grande varietà di servizi, sia per le imprese che per i soggetti privati ed il suo fine è quello di portare le innovazioni digitali all’interno del mondo finanziario, un settore rimasto statico per molto tempo.
La parola chiave del FinTech è disintermediazione: vengono lasciate le strutture fisiche in favore di quelle digitali, raggiungibili molto più comodamente da pc o da smartphone.
Questo è un mondo in continua evoluzione che cerca di coprire quelle che sono viste come le principali criticità delle banche tradizionali, infatti punta tutto sulla customer experience, mettendo il cliente al centro per offrirgli un servizio semplice, veloce e trasparente:
- si passa da tempi di risposta di alcune settimane a pochi giorni;
- accesso alla piattaforma disponibile h24;
- non ci sono commissioni nascoste, tutti i costi sono comunicati chiaramente;
- flessibilità elevata: i servizi si adattano alle necessità di chi li richiede e spesso si possono utilizzare solo quando necessari (pay-per-use).
Chi offre servizi FinTech?
Uno degli effetti che sta portando questo cambiamento è l’ingresso in un mercato dominato dalle banche di nuovi soggetti che possono essere sia nati come spin-off di grandi aziende tecnologiche (si pensi ad Apple Pay, Amazon Lending, Google Finance, Ali Baba) o start-up che offrono un servizio molto focalizzato su una problematica specifica; si possono trovare azienda che offrono una grande varietà di servizi, ad esempio:
- Crowdfunding;
- Asset Management;
- Big-Data;
- Banking services (conto corrente, pagamenti, finanziamenti);
- Credit scoring;
- Servizi assicurativi;
- Compliance normativa;
- Supply chain financing;
- Invoice trading (smobilizzo crediti commerciali);
Negli ultimi tre anni le start-up FinTech hanno raccolto investimenti per oltre 25 miliardi di euro, a conferma dell’elevata importanza che sta ricoprendo questo settore e, di conseguenza, per far fronte a questa nuova concorrenza, anche le banche e gli istituti di credito dovranno adattarsi a questo contesto estremamente dinamico, proponendo modelli di business innovativi più efficienti che mettano al centro la digitalizzazione ed i clienti.
Quali sono i servizi FinTech più interessanti per le PMI?
P2P Lending
Il P2P Lending mette in contatto i soggetti che desiderano prestare denaro (possono essere sia investitori istituzionali che non) con altri che invece hanno necessità di un finanziamento. Fin qui niente di nuovo, la novità sta nel fatto che gli investitori possono investire direttamente nelle imprese che preferiscono, per ogni richiesta possono essere coinvolti più investitori e che tutto il processo è on-line, senza che ci sia contatto diretto tra i soggetti.
Chi presta denaro sceglierà a chi destinarlo sulla base del rating creditizio che viene assegnato all’azienda dalla piattaforma FinTech, su cui si basa il tasso d’interesse.
In sostanza è un prestito tra privati, regolato dalla piattaforma che permette di non passare attraverso i canali tradizionali di finanziamento.
Invoice Trading
I tempi di riscossione delle fatture in Italia sono sempre più lunghi e ammontano a 177 miliardi i crediti commerciali che le PMI italiane avevano messo a bilancio a fine 2016 secondo le analisi del Rapporto PMI di Cerved.
Per questo motivo l’invoice trading, ovvero la cessione dei crediti commerciali, è uno strumento tanto importante per le PMI, perché consente loro di ottenere liquidità al di fuori del circuito bancario e finanziare il proprio capitale netto circolante molto rapidamente.
Solitamente l’azienda fissa il prezzo minimo e viene aperta l’asta, chi offre il prezzo più alto si aggiudica il credito e l’azienda riceve immediatamente il 90% del valore nominale della fattura, mentre il rimanente, al netto della remunerazione dell’investitore, nel momento in cui il debitore salda. Lo sconto sul credito non dipende dal rating dell’impresa che cede il credito, ma dai suoi clienti.
Questo è un canale molto flessibile, perché è possibile richiedere anche solo lo sconto di una fattura, quindi si può attivare solo quando se ne ha bisogno.
Equity Crowdfunding
L’equity crowdfunding è uno strumento di finanziamento dal basso che da la possibilità alle imprese di supportare la propria crescita raccogliendo capitale di rischio dalla massa tramite portali internet autorizzati da Consob.
L’azienda in cambio offre quote del proprio capitale e se la campagna di crowdfunding raggiunge il target entro il termine stabilito chi ha investito diviene a tutti gli effetti socio dell’impresa, con la possibilità quindi di ottenere eventuali dividendi e capital gain.